Carissimi amici di Kairune, a tre anni dalla nascita al cielo di padre John, abbiamo concluso felicemente il 2020, riuscendo ad inviare il denaro necessario per l’avvio del nuovo anno scolastico 2021. Il periodo appena trascorso è stato veramente difficile per tutti ma in modo particolare lo è stato per la nostra associazione e per i ragazzi di Kairune. Il lockdown e l’impossibilità di spostarsi hanno annullato tutte le iniziative atte a raccogliere fondi necessari per far quadrare il bilancio. Anche il nostro ultimo tentativo di avviare la consueta lotteria di Natale 2020 non ha prodotto risultato e ci siamo stati obbligati ad annullare l’iniziativa: Tutto si è rivelato terribilmente complicato! Intanto nel mese di settembre scorso, dal Kenya giungevano richieste di aiuto e finanziamento per acquisto di prodotti sanificati, mascherine, guanti e quant’altro necessarie per avviare le lezioni in presenza, in quanto nel periodo forte di pandemia, come anche per le nostre scuole, le autorità locali governative hanno deciso di chiudere le scuole e per quanto possibile, praticare le lezioni on-line, tramite smartphone e WhatsApp. Anche la nostra scuola di Kairune ha dovuto sottostare alle indicazioni governative e solamente sul finire dell’estate si è avuta l’autorizzazione alla ripresa delle lezioni, previa l’adozione di particolari procedure e nonne comportamentali prescritte dai commissari governativi. Tale deroga è stata concessa a quelle scuole che sono state ritenute idonee per l’apertura in sicurezza delle lezioni, al fine di evitare/limitare i contagi tra gli alunni. Gli acquisti straordinari del materiale prescritto ha comportato una ulteriore spesa non prevista a budget che ha dato fondo agli esigui risparmi presenti in quel periodo sul conto corrente dell’associazione. Quindi mentre il 2020 si stava concludendo felicemente con un bilancio che aveva permesso la copertura delle spese dell’anno corrente, dall’altro lato si apriva un grave problema ed un’ansia per il nuovo anno scolastico 2021 che stava per iniziare e del quale non si aveva assolutamente la copertura finanziaria per pagare le ingenti spese di inizio anno, quali il costo delle tasse scolastiche degli alunni, il pagamento degli stipendi agli insegnanti ed al personale vario della scuola, il costo per gli esami scolastici ed anche l’approvvigionamento di cibo della dispensa che purtroppo stava piangendo e c’era bisogno di integrare entro fine anno. Proprio quest’ultima, la dispensa, era praticamente vuota in quanto l’imperversare della pandemia in quelle terre, oltre a portare un’indubbia preoccupazione dal punto di vista sanitario che si andava a sommare alle tante malattie presenti nel paese, faceva e fa tuttora riscontrare una crisi economica, con conseguente aumento dei prezzi dei generi alimentari e difficoltà di acquisto del cibo, riducendo alla fame parte della popolazione povera. Quindi oltre ai ragazzi, occorreva intervenire subito per procurare del cibo anche alle famiglie. Svanita anche l’ultima possibilità di raccolta fondi con l’annullamento della lotteria di Natale 2020 e con le casse vuote, non ci rimaneva che la preghiera. Ed ancora una volta la Provvidenza non ha tardato a soccorrerci. L’estremo appello che abbiamo rivolto nel mese di novembre scorso è stato incredibilmente raccolto da un elevato numero di persone che hanno donato il loro prezioso contributo. Persone varie, amici che già conoscevamo ed altri che conoscevano solo padre John e che erano stati lontani da tempo dalla sua opera, persone totalmente sconosciute, ci hanno raggiunti con telefonate e richieste di conferma del codice IBAN bancario per effettuare i preziosi bonifici. Anche alcune aziende, anche queste a noi sconosciute, hanno fatto pervenire le loro offerte. Noi increduli, abbiamo visto crescere la disponibilità sul conto corrente fino ad arrivare a raggiungere la somma di E 39.000,00 sufficienti per far fronte alle nuove spese del primo semestre 2021 ed avviare il nuovo anno scolastico della Don Cugnod Primary School di Kairune, sostenere la casa famiglia Mother Secondina ed avere ancora E 4.000,00 come prima trance di acquisto di mais e fagioli da donare alle famiglie povere ed affamate. Un grande miracolo, una conferma che la mano provvidente del Cielo è sopra di noi e ci aiuta, che l’intercessione di padre John è più reale che mai e ci sprona a continuare in quest’opera caritativa. La sfida che ci troviamo ad affrontare è indubbiamente molto elevata: Circa 200 ragazzi stanno frequentando la scuola di Kairune ai quali dobbiamo garantire il necessario perché possano portare avanti gli studi che hanno intrapreso ed altri 20 ragazzi orfani raccolti per strada ed ospitati nella Mother Secondina House. In questo periodo di pandemia, giorno dopo giorno, giungono nuove indicazioni dai commissari governativi del Kenya, norme e procedure da adottare per poter rimanere aperti e fare le lezioni front-line. L’incertezza regna sovrana anche perché in Africa non si hanno ancora rassicurazioni e date riguardo la disponibilità del vaccino per la gente locale e forse non ne avranno mai…
Per quanto riguarda l’anno appena concluso, non è stato possibile effettuare gli esami scolastici per i ragazzi che hanno frequentato l’ultimo anno scolastico (eight school) e solo a marzo, se ci saranno le condizioni, si potrà dar corso ai regolari esami con la presenza dell’apposita commissione. Nel porgervi i nostri migliori auguri di un felice anno nuovo, abbiamo voluto raccontarvi in breve questa bella storia che sa di miracolo del Natale, che ci aiuta a continuare a camminare, fiduciosi che la Provvidenza esiste ed è tutt’ora operante.
In conclusione vi vogliamo regalare un grazioso racconto delle suore sacramentine di Mem. che il 23 del mese di dicembre 2020, stavano celebrando la santa messa di anniversario della morte di padre John, quando un uccellino, cinguettante e svolazzante, è entrato nella chiesa e si è unito alla celebrazione. Immediatamente le suore hanno visto in quella presenza inaspettata e gioiosa, la presenza di padre ed il ricordo delle tante volte quando lui è stato tra loro, con la sua allegria e generosità, ha concretamente aiutato quelle povere suore cieche che vivono esclusivamente di carità.
Ci scusiamo e non essere riusciti a raggiungervi personalmente in questi giorni di fine anno, con la presente cogliamo l’occasione per dirvi ancora grazie per la vostra generosità e per farvi i migliori auguri per il nuovo anno, invitandovi a continuare a sostenerci per il futuro, certi che presto ci potremo incontrare, liberi da queste restrizioni che hanno segnato duramente il nostro tempo.